giovedì 21 febbraio 2008

2 consigli comunali da non perdere


Come si fa a conoscere ciò che il proprio Comune programma e realizza per i cittadini? Assistere ai consigli comunali può essere molto utile, interessante e anche divertente visto che da un pò di tempo la minoranza rimane in silenzio....

Il Consiglio comunale è un organo politico rappresentativo eletto ogni 5 anni dai cittadini che risiedono nel Comune. ll suo ruolo è molto importante in quanto ad esso competono le scelte fondamentali per i cittadini: da quelle di pianificazione urbanistica (Piano regolatore generale oggi PSC) e programmazione economica finanziaria (Bilancio e programmi) a quelle inerenti alle politiche tariffarie, ai criteri di fondo per l’organizzazione dei servizi pubblici e per l’organizzazione generale del Comune. Le decisioni del Consiglio sono successivamente impostate sotto il profilo operativo dalla Giunta e riportate in atti puntuali dei Dirigenti.

La settimana prossima si terranno a Pieve di Cento 2 importanti Consigli:
Giovedì 28 Febbraio alle ore 20e45 in Comune si approverà il Bilancio di previsione 2008, documento che contiene le azioni che l'amministrazione realizzerà nel corso dell'anno. Sempre in quella seduta si apporverà il regolamento per la nuova SEA (Stazione ecologica attrezzata), l'area situata in via Zallone 32 completamente rinnovata dove i cittadini potranno conferire alcune tipologie di rifiuti durante le giornate di Mercoledì e Sabato.

Infine Sabato 1 Marzo alle ore 10:00 si terrà un Consiglio straordinario di presentazione sulla trasformazione dell'Associazione Reno Galliera in Unione dei Comuni. State tranquilli comunque... Pieve non scomparirà!!!

A breve inseririremo sul blog materiale informativo su questi punti per chi non avrà la "fortuna" di partecipare ai Consigli suddetti.

lunedì 11 febbraio 2008

alcune note utili per capire come si voterà con il "porcellum"

Alcuni utili informazioni prese dal sito di Repubblica sull'attuale legge elettorale e sugli effetti che potrà produrre per queste elezioni:

La caratteristica principale del sistema di voto è che conserva aspetti proporzionali come il voto di lista per il partito in un contesto maggioritario dove chi vince, anche per un solo voto in più, prende tutto. Questo favorisce la nascita di coalizioni che devono condividere premier e programma. E che alla fine spesso risultano forzate e litigiose.
Le coalizioni. Sono più partiti collegati che si riconoscono in un candidato premier e in un programma. Questa volta saranno quattro i "poli" in gioco e almeno quattro i candidati premier: Silvio Berlusconi per la Casa delle Libertà; Walter Veltroni per il Pd; Fausto Bertinotti per La Sinistra-L'Arcobaleno; Baccini o Tabacci per la Rosa Bianca.
Partiti e coalizioni. L'elettore vota per il partito che sceglie; in questo modo, però, indica implicitamente anche la coalizione di governo preferita e la persona che dovrà guidare il governo (disposti sulla stesa riga della scheda). Non è ammessa la possibilità di votare per un partito e scegliere una coalizione diversa.
Su questo fronte, per queste elezioni, si giocano le novità più importanti. La coalizione della Cdl corre con quattro o sei, sette, forse dieci ma anche quattordici simboli di diversi partiti che si riconoscono in unico premier e condividono lo stesso programma. Il Pd da solo o al massimo una mini-coalizione con Ps e Idv dove ognuno mantiene il proprio simbolo. La Sinistra-L'Arcobaleno avrà un unico simbolo e Bertinotti candidato premier. Idem per la Rosa Bianca e altri partiti che decideranno di correre per conto proprio. Nel 2006 il Viminale stampò la scheda elettorale più lunga della storia della Repubblica perchè l'Unione teneva sulla stessa riga i simboli di ben otto partiti coalizzati. Vediamo se quest'anno quel record sarà abbattuto.
Premi di maggioranza. E' la norma della legge che spariglia fino alla possibilità di attribuire a maggioranze diverse le due camere. La coalizione che ha ricevuto più voti ha diritto al premio di maggioranza, pari al 55 per cento dei seggi. Il premio è applicato su base nazionale alla Camera (con esclusione della Val d'Aosta) ed equivale a 340 seggi su 630 che vengono ripartiti fra i partiti in proporzione ai voti ottenuti (i partiti sconfitti si dividono gli altri). Questo spiega, ad esempio, perché il Pd vuol correre da solo. Se è verosimile la vittoria della Cdl, infatti, tanto vale per Veltroni affermarsi da solo per misurare quello che è e quello che vale il nuovo partito senza rincorrere premi a discapito della chiarezza del programma. E' un po' la prova generale di quello che sarà o dovrebbe essere in futuro con la nuova legge elettorale (sempre che non si debba arrivare comunque al referendum).
Il discorso cambia al Senato dove il premio di maggioranza è assegnato regione per regione. Non è prevista alcuna soglia minima da raggiungere per avere diritto al premio (cosa su cui la Corte Costituzionale ha avanzato dubbi di illegittimità). In questo caso si spiega la preoccupazione della Cosa Rossa di ricercare accordi tecnici col Pd. Ovverosia: il timore è che anche in regioni più a sinistra come la Toscana e l'Emilia la Cdl prenda più voti, e quindi il premio, del Pd da solo. Significa, secondo i leader della Cosa Rossa, "regalare" a Berlusconi anche quelle roccaforti. In quelle regioni, invece, la coalizione tra Pd e La Sinistra-L'Arcobaleno farebbe scattare il premio e seggi per il centrosinistra.
Sbarramenti. Alla ripartizione dei seggi sono ammessi solo i partiti che superano i tre sbarramenti previsti e concepiti in modo da premiare i partiti che si coalizzano a discapito di quelli che si presentano al di fuori delle coalizioni principali.
Sbarramenti Camera. I partiti coalizzati sono ammessi alla ripartizione dei seggi se hanno avuto almeno il 2 per cento ma è previsto anche il ripescaggio del partito più votato fra gli esclusi di ciascuna coalizione (come era capitato all'Udeur di Mastella che era arrivato all'1,4%). Nella Cdl fu ripescata la lista Nuovo Psi-Dca che aveva avuto solo lo 0,7 per cento. Per i partiti non coalizzati, la soglia di sbarramento sale al 4 per cento. Se poi una coalizione non raggiunge il 10 per cento, i suoi partiti sono esclusi comunque.
Sbarramenti Senato. Le soglie sono diverse e sono sempre calcolate su base regionale: 3 per cento per i partiti coalizzati (senza ripescaggi); 8 per cento per i non coalizzati; 20 per cento per le coalizioni.
Eletti all'estero. Sono 12 seggi a Montecitorio e sei a Palazzo Madama i posti riservati ai tre milioni di italiani residenti all'estero e aventi diritto.
No preferenze. Le liste sono bloccate, i nomi sono decisi dalle segreterie dei partiti. I candidati vengono eletti in base all'ordine di presentazione. Il Pd e la Cosa Rossa cercheranno di bypassare questo odioso limite della legge - uno di quelli che più alimenta l'antipolitica - cercando di fare una sorta di primarie a livello locale per decidere chi candidare.

mercoledì 6 febbraio 2008

Costituito il coordinamento locale del PD

Si è conclusa domenica 27 gennaio la campagna di apertura sul territorio dei circoli del Pd iniziata venerdì 25 gennaio con l’assemblea di presentazione dei candidati. Il percorso, accompagnato dall’avvio della campagna di adesione alla fondazione del partito democratico che proseguirà nelle prossime settimane con la consegna degli attestati di fondatore del PD, ha portato alla costituzione del coordinamento del Partito Democratico di Pieve di Cento con la elezione (a voto palese avvenuta venerdì sera alla presenza di 37 votanti) di queste persone.

le nuove elezioni alle porte. Una grande novità fra il vecchiume e l'autoreferenzialità

Nuove elezioni politiche si avvicinano. Purtroppo senza una nuova legge elettorale. Purtroppo con il rifiuto da parte di un centrodestra irresponsabile ad accordarsi per cambiare le regole del gioco. Ma per fortuna il PD sta tentando con coraggio di dimostrare che per fare le innovazioni e i cambiamenti in questo Paese non servono solo le regole. Ciò che è importante sono le idee, i progetti e gli strumenti che si metteno in piedi per la loro realizzazione. Pensare di correre da soli alle elezioni, o al massimo accettare alleanze sulla base di un programma elaborato dal PD, è la prima grande innovazione sostanziale della politica italiana della seconda repubblica. Per un Paese che ha un enorme necessità di rinnovarsi. Di velocizzare i tempi e i modi della politica. Di politici responsabili che rispondano agli elettori delle loro scelte ed azioni. Pensate che con questa legge elettorale vigente ci ritroveremo in Parlamento Mastella, Dini, Turigliatto, Caruso, Calderoli, la Mussolini e così via. Ma chi rappresentano costoro? Facciamoci sentire... per ristabilire un'idea sana e pulita della politica, per ridare vigore e attendibilità a questo Paese che ha tante opportunità e potenzialità